Carissimi colleghe e colleghi, i lavori della “Commissione di Genere”, alla quale partecipo come rappresentante sia della nostra sezione provinciale che di quella regionale, stanno dando concreti risultati. Siamo a buon punto.
La presidente della Commissione, la dott. Anna Maria Calcagni, mi ha comunicato che la Direzione dell’Area della Previdenza ha inteso recepire le indicazioni della “Commissione di Genere” e ha quindi predisposto la prima bozza di Regolamento volta a disciplinare, in modo organico e sistematico, gli istituti a tutela della genitorialità.
La bozza di regolamento predisposto costituisce un unicum nel panorama delle Casse private e privatizzate dei liberi professionisti. A tutt’oggi non si riscontra una analoga regolamentazione sistematica ed organica della materia che tuteli la genitorialità (madre/padre) sotto il duplice ambito previdenziale ed assistenziale.
L’intento è stato quello di assicurare agli iscritti la massima tutela tenendo altresì, in giusto conto, le peculiarità proprie della professione medica ed odontoiatrica.
Il Regolamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'ENPAM e il 29 novembre scorso, in consiglio nazionale, sono state reperite le risorse.
Manca solo l'approvazione degli Organi Vigilanti.
Il Presidente Oliveti, nel bilancio di previsione 2015, ha presentato due importantissime “slide” esplicative che attengono fra l’altro, alla indennità di maternità per le iscritte ai corsi di formazione specialistica in medicina per cui il periodo di maternità eventualmente non tutelato dalla disciplina di settore verrebbe assicurato dall’ ENPAM, al sostegno economico alle lavoratrici nel caso di “gravidanza a rischio”, alla integrazione dell’indennità fino al minimo garantito per le lavoratrici part-time, alla contribuzione volontaria per i periodi scoperti da contribuzione a causa dell’interruzione dell’attività, ai sussidi di natura assistenziale anche per spese sostenute per l’acquisto del servizio di baby sitting o per gli oneri della rete pubblica e privata accreditata dei servizi per l’infanzia.
Chiaramente tale forma di tutela della genitorialità varrà per tutti gli iscritti.
Quanto fin ora ottenuto è solo parte delle modifiche, a nostro avviso, giustamente proposte per l’adeguamento ed il miglioramento di alcune condizioni contrattuali. Proposte nate dalla Commissione di Genere anche sotto la forte spinta della Sezioni Napoletana e Campana ma volte, come nella consuetudine della forma mentis femminile, al benessere della intera classe professionale e della comunità tutta.
Dr. Clara Imperatore
Consigliere Regionale SUMAI